Differenza tra campi da tennis: qual è la superficie migliore?
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Quanto cambia il tennis a seconda della superficie di gioco? Terra rossa, erba o cemento? La risposta è dentro di voi.
Quante volte, scorrendo i campi disponibili su PrenotaUnCampo, vi siete trovati vostro malgrado a dover decidere se giocare l’abituale partita di tennis tra colleghi o amici sulla terra battuta o sul sintetico? Una scelta importante anche se non si è Roger Federer perchè si sa, in gioco ci sono l’onore e gli inevitabili quanto temuti sfottò dell’amico in caso di sconfitta. La risposta a questo dilemma tuttavia è dentro di voi, o meglio nel vostro modo di giocare a tennis.
Campi in erba
Se siete dotati di un buon servizio, amate il gioco a rete e le palle tagliate, è la superficie che fa per voi. L’erba naturale è in assoluto la superficie più veloce tra quelle in uso e favorisce il gioco d’attacco: la palla viaggia infatti velocemente e ha solitamente un rimbalzo basso e irregolare.
Campi in terra rossa
Se siete giocatori che puntano sull’atletismo e amate il gioco da fondo campo, non c’è dubbio su quale sia la vostra superficie ideale: la terra rossa. Quando la pallina rimbalza sul terreno argilloso infatti rimbalza in alto e perde molto in termini di velocità e slittamento, favorendo non di poco il vostro gioco in risposta.
Campi in sintetico
I campi in sintetico (asfalto, cemento, pvc ecc.) si trovano sostanzialmente a metà strada tra quelli in erba naturale e quelli in terra rossa. La superficie dura garantisce un rimbalzo alto e prevedibile, ma comporta una riduzione di velocità decisamente inferiore se paragonata a quella imposta dalla terra rossa.
Come detto in precedenza, la decisione giusta in sede di scelta della superficie su cui giocare è strettamente legata alla consapevolezza che avete del vostro gioco. Se avrete le idee chiare dunque, deciderete con serenità.